In questo articolo noi di Car Seriana ti parleremo ancora di carrelli elevatori, ma vedremo in dettaglio quali sono le tipologie esistenti e quindi gli utilizzi. Se ti va di approfondire l’argomento, rimani con noi!

Iniziamo subito dicendo che i carrelli elevatori, all’interno di un magazzino, svolgono una funzione davvero importante nella movimentazione delle merci e dei pallet, in quanto sono i primi responsabili dei colli, a partire dalle baie di carico, fino all’ubicazione finale nel vano della scaffalatura.

Detto questo devi sapere che esistono tre grandi tipologie di carrelli elevatori, ovvero:

  • Le macchine con possibilità di sollevamento assente o limitata, da intendersi in transpallet manuale o elettrico;
  • Carrelli elevatori tradizionali, ovvero stoccatori, carrelli controbilanciati, più comunemente conosciuti come muletti, carrelli retrattili e trilaterali;
  • Sistemi per la preparazione di ordini e commissionatori.

Ancora va detto che i carrelli possono essere ulteriormente divisi in due gruppi a seconda del tipo di funzionamento. Avremo quindi:

  • Carrelli Manuali: a questa categoria appartiene unicamente il transpallet;
  • Carrelli Automatici: di cui fanno parte il transpallet elettrico, il carrello elevatore tradizionale, gli stoccatori, i retrattili, i trattorini e commissionatori.

Ancora quest’ultima suddivisione può a sua volta essere ampliata a seconda del tipo di combustibile richiesto (benzina, diesel, GPL o elettricità) e, infine, completata con l’inclusione dei carrelli speciali, ovvero i fuoristrada e i carrelli telescopici.

Detto questo, andiamo a vedere assieme quali sono le varie tipologie di carrelli a nostra disposizione:

  • Transpallet: che sia elettrico o manuale, è un mezzo compatto usato per la movimentazione delle merci su pallet. In questo articolo vedremo come funziona, forniremo le specifiche tecniche dei due modelli e approfondiremo le normative per un utilizzo sicuro di questi carrelli;
  • Carrello elevatore controbilanciato o muletto: è dotato di caratteristiche e punti forti che fanno di lui il carrello più usato nei magazzini;
  • Carrello retrattile: è noto per due caratteristiche precise: la mobilità in spazi ridotti e il sollevamento delle forche fino agli 8 metri di altezza. In questo articolo vedremo quali modelli esistono e in che magazzini vale la pena utilizzarli;
  • Carrelli automatici AGV e LGV: sono carrelli a guida automatica usati in magazzino. Si tratta di mezzi che si spostano autonomamente, senza operatore e controllati mediante un software;
  • Carrelli trilaterali e bilaterali: sono ideali per stoccare a grandi altezze e per manovrare in corridoi stretti. Tuttavia hanno dei limiti;
  • Paranco, ponti gru e altri sistemi di movimentazione: i sistemi di movimentazione alternativi vengono utilizzati per impieghi specifici o per la movimentazione di unità di carico speciali;
  • Dispositivi di movimentazione su percorso fisso: c’è da dire che il rendimento e la sicurezza dei dispositivi di movimentazione fissi dipende dal tipo di supporto e dallo spazio disponibile;
  • I carrelli elevatori nel magazzino autoportante: nei magazzini autoportanti la movimentazione dei carichi avvenire mediante l’utilizzo di carrelli elevatori. Vediamo quali sono gli elementi indispensabili per operare in sicurezza con i mezzi a movimento libero all’interno di questo tipo di impianti.